L’artrosi della spalla è una malattia degenerativa che consiste nel consumo della cartilagine della spalla e nello sfregamento delle ossa che compongono l’articolazione scapolo-omerale. E’ associata ad infiammazione e lesioni dei tessuti circostanti e dei tendini.
Cause
Diversi fattori possono contribuire allo sviluppo dell’artrosi.
- Fattori ereditari
- Avanzamento dell’età
- Utilizzo eccessivo dell’articolazione
- Rotture non trattate della cuffia dei rotatori
- Pregresse lesioni traumatiche articolari per cui la biomeccanica dell’articolazione viene modificata e quindi si innescano processi enzimatici e meccanici che nel tempo determinano un’usura maggiore
- Malattie autoimmuni
- Alcolismo o uso di corticosteroidi ad alte dosi
Si può verificare in caso di patologie reumatologiche, ad esempio l’artrite reumatoide, oppure può presentarsi in seguito di una frattura di spalla.
Nei soggetti oltre i 65 anni e/o con una certa predisposizione, la cartilagine può andare incontro lentamente ma in modo irreversibile ad “usura”; questo provoca dolore e rigidità, con successiva limitazione delle normali attività quotidiane.
Il dolore può essere causato da un evento traumatico ben definito oppure da microtraumatismi ripetuti che superano la capacità di resistenza dei tessuti.
Sintomi
La sintomatologia consiste essenzialmente nel dolore dell’articolazione interessata o della muscolatura circostante; solitamente il dolore è più intenso al mattino, si attenua con il movimento, si può riacutizzare dopo sforzo e generalmente si attenua durante il riposo notturno.
Successivamente la funzionalità articolare diventa limitata innanzitutto a causa del dolore, poi da problemi di natura meccanica che possono impedire lo svolgimento delle normali attività o rendere difficili anche i movimenti legati alla vita quotidiana.
La spalla perde progressivamente la mobilità sino a non permettere al braccio di spostarsi dal corpo.
Il rischio principale di una artrosi non trattata è la perdita quasi totale del movimento e quindi dell’indipendenza.
Diagnosi
La diagnosi, dopo un attento esame clinico, si può effettuare semplicemente con una radiografia standard. In alcuni casi può essere consigliabile anche una risonanza magnetica o una TAC
Terapie e trattamenti
Il trattamento dell’artrosi della spalla dipende dalla gravità dei sintomi che colpiscono il paziente. Può essere affrontata con della terapia riabilitativa, fisica o infiltrazioni di acido ialuronico, mentre nei casi più gravi, si rende necessario l’intervento chirurgico di sostituzione protesica della spalla.
Prima di intervenire chirurgicamente nei casi di artrosi iniziale è consigliabile intervenire con cure farmacologiche o fisioterapiche, mirate alla diminuzione dell’infiammazione articolare e al mantenimento del movimento. Le terapie più efficaci si basano su infiltrazioni intrarticolari a base di cortisonici o acido ialuronico.
Quando i trattamenti conservativi non danno i risultati sperati e il paziente continua ad avere dolore che interferisce sulle normali attività quotidiane, può rendersi necessario un intervento chirurgico.
L’approccio chirurgico resta fondamentale per pochi casi ben selezionati, dopo aver discusso con il medico i benefici del trattamento e le aspettative del paziente.
Le procedure chirurgiche possono consistere in:
Artroscopia: solo nei casi molto inziali e nei pazienti più’ giovani l’artroscopia può’ essere utile nell’asportare gli osteofiti, liberare le aderenze ed eseguire una toilette della spalla. Probabilmente non sarà’ la soluzione definitiva.
Artroprotesi anatomica totale della spalla: si esegue la sostituzione sia della componente omerale che della componente glenoidea. I normali rapporti articolari vengono ripristinati in maniera artificiale con una protesi in metallo e polietilene.
Artroprotesi inversa della spalla: la protesi inversa è indicata per lesioni irreparabili della cuffia con perdita di funzione e di forza della spalla che limitano le attività quotidiane del paziente, associate o meno ad artrosi della spalla.