Quali sono i vantaggi di eseguirle tramite una guida ecografica?
Le infiltrazioni sono una delle terapie non chirurgiche piu’ in uso nella cura delle patologie dell’apparato muscoloscheletrico. L’effetto ovviamente dipende sia dal farmaco utilizzato che dall’accuratezza con cui questo viene iniettato.
La spalla, con tutte le sue problematiche spesso molto dolorose, come la tendinosi e le tendiniti, l’artrosi, la borsite, e le patologie della cuffia dei rotatori, non fa eccezione.
Se qualcuno di voi le ha sperimentate saprà che spesso un’infiltrazione viene eseguita dallo specialista “alla cieca”, basandosi sui punti di repere anatomici, cioè su punti del corpo umano che fungono da coordinate per la localizzazione delle parti da trattare. Ma siamo sicuri che il farmaco finisca proprio nel punto in cui vorremmo metterlo?
Ultimamente si è accertato che l’utilizzo di una guida ecografica permette di eseguirle con miglior accuratezza e, di conseguenza, di ottenere risultati ancora piu’ soddisfacenti.
Mettendo a confronto diverse tecniche di infiltrazione con o senza l’utilizzo di un ecografo, si è visto che, nel caso di infiltrazioni intrarticolari o sul capo lungo del bicipite e di infiltrazioni nell’articolazione acromioclaveare, la guida ecografica migliora notevolmente la precisione.
Nel caso di infiltrazioni nella borsa subacromiale, pur non variando l’accuratezza con l’uso delle diffetenti metodologie, l’efficacia nella riduzione del dolore risulta comunque superiore con infiltrazioni ecoguidate.
A questo punto, potendo scegliere, io non avrei dubbi. E tu?
Fonte: Aly A-R, Rajasekaran S, Ashworth N. Br J Sports Med 2014;0:1–8. doi:10.1136/bjsports-2014-093573